MONSIGNOR SORRENTINO: “LA PREGHIERA DELLE CMFV È IL RINNOVO DELLA CONSACRAZIONE BATTESIMALE A GESÙ”

ASSISI – È stato un momento carico di spiritualità quello di giovedì sera 11 gennaio in Porziuncola. Alla presenza del vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino alcune Comunità Maria famiglie del Vangelo di Santa Maria degli Angeli e di Passaggio di Bettona hanno detto il loro sì con la consacrazione; altre comunità già consacrate hanno rinnovato le loro “promesse”.
Il vescovo, partendo dalla lettura del Vangelo Mc 3,31-35, ha ricordato ai presenti che “si è fratelli e sorelle perché figli dell’unico Padre, figli che si impegnano a vivere il loro rapporto con Lui alla maniera di Gesù, in unione profonda con il Padre. Questo avviene con il Battesimo – ha aggiunto -: con esso si entra nella Chiesa-famiglia e si esprime nella scelta di vivere secondo la Sua volontà. Le Comunità Maria famiglie del Vangelo sono famiglie spirituali, non solo per differenziarle da quelle di sangue, ma per indicare che i loro legami sono stretti dallo Spirito Santo. Si è battezzati mediante un solo Spirito e per questo fratelli e sorelle”. Monsignor Sorrentino ha poi ribadito come “non si può però conoscere Cristo e vivere di Lui se non tornando continuamente alle sue parole, che sono principalmente quelle del Vangelo, ma, in modo più generale, quelle dell’intera Bibbia. Per questo – ha precisato - la preghiera delle CMfV, preghiera-programma, non è altro che il rinnovo della consacrazione battesimale a Gesù riconosciuto come senso della vita: è importante recitarla ogni giorno con il pensiero rivolto a tutti i componenti la piccola comunità, anche quelli che per qualche motivo si fossero allontanati”.
Monsignor Sorrentino ha spiegato ai numerosi presenti che “si è stati generati una prima volta nel battesimo e che si è quì per riprendere questa vocazione in maniera più convinta e consapevole. La consacrazione che i componenti delle CMfV fanno in Porziuncola va in questa direzione: non fa diventare un’altra cosa nella Chiesa, ma é la ripresa cosciente della vocazione cristiana con l’impegno a prendersi cura dei fratelli e sorelle della piccola comunità in cui ci si trova. Questo va fatto nella concretezza della vita, condividendo gioie e affanni, sostenendosi nelle difficoltà quotidiane: nei piccoli gruppi non può sfuggire il fratello in difficoltà”.
Dopo un momento di silenzio il vescovo ha invitato tutti a recitare la preghiera del Padre Nostro ricordando anche l’episodio della spogliazione di Francesco. Con la sua nudità Francesco riconobbe in questa preghiera la pietra angolare della sua esistenza.
Allo scambio della pace è seguita la consacrazione in Porziuncola. Tutti i presenti si sono recati nella piccola chiesina, nella quale si sente il calore materno di Maria, luogo in cui lo stesso Francesco, che chiamava la Madonna la “Vergine fatta Chiesa”, radunava i suoi frati plasmando così la fraternità francescana. Le Famiglie del Vangelo si affidano a Maria e si sforzano di imitarla. È per questo che si chiamano “Comunità Maria” e ogni giorno si abbandonano alla sua tenerezza materna.

Angela Boccali

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